Fino al 9 novembre il Salento diventa il cuore pulsante della fotografia internazionale con la quarta edizione di Yeast Photo Festival, che esplora quest’anno il tema delle disuguaglianze a tavola con il titolo “(N)ever Enough”. Quattordici mostre diffuse tra Lecce, Matino, Supersano, Galatina e Gallipoli trasformano palazzi storici, frantoi ipogei e persino le mura sul mare in gallerie contemporanee, offrendo uno sguardo potente e polifonico sul cibo come nutrimento, simbolo e contraddizione. Tra i protagonisti spicca Martin Parr, con due esposizioni a Matino e a Lecce e un’anteprima urbana sulle mura di Gallipoli, che raccontano con ironia e sguardo pop il nostro rapporto quotidiano con il cibo. Il fotoreporter Ivor Prickett, vincitore del Pulitzer 2025, porta invece al Palazzo Scarciglia di Lecce “War on the Nile – Fragmented Sudan”, testimonianza cruda di una guerra che trasforma il cibo in arma di sopravvivenza. Emozione e stupore anche con Blake Little, che al Frantoio Ipogeo di Matino presenta corpi immersi nel miele, sculture viventi sospese nel tempo, e con Hiền Hoàng, che indaga attraverso lettere e memorie familiari la diaspora asiatica e gli stereotipi culturali. A completare il viaggio, progetti che raccontano i pasti sui treni, le mani che plasmano il pane e la vita “off grid” negli Stati Uniti. Yeast Photo Festival è un mosaico di storie e visioni che intrecciano cibo, memoria e identità globale, invitando il pubblico a guardare oltre la superficie dei piatti e dentro le contraddizioni del nostro presente. yeastphotofestival.it.